progetto ABC

Registro Territoriale degli Assistenti Familiari. https://ambito-cinisello.registroterritoriale

IL PROGETTO "AB&C 2.0"

L’assistenza agli anziani sarà tra le maggiori sfide delle future politiche di welfare.

La popolazione italiana ed europea sta invecchiando: non solo si allunga la speranza di vita e il tasso di crescita demografica è a saldo negativo ma anche la media dei componenti per famiglia è in calo.

Entro il 2020 si prevede un incremento del 16% degli ultra sessantacinquenni e un più 39% degli ultra ottantenni.

Il ruolo che un’organizzazione come la nostra si affida consiste nell’ideare ed attuare soluzioni efficienti, facilmente riproducibili ed economicamente sostenibili.
Con le nostre attività progettuali vogliamo dimostrare che un nuovo welfare è possibile, più vicino alle necessità degli anziani/disabili e dei loro familiari.

L’adozione di AB&C 2.0 consente:

- la realizzazione di politiche sociali tese al miglioramento della qualità di vita della persona anziana completamente o parzialmente non autosufficiente e dei suoi familiari e di integrazione e ottimizzazione delle risorse (assistente "di condominio", assistente “di quartiere o di zona").

- la certificazione delle competenze e l’implementazione del registroterritoriale.it sono gli strumenti utili per un’accurata valutazione di assistenti domiciliari ad ore o conviventi per rispondere velocemente alle esigenze più disparate; essi permettono:

- di presentare alle famiglie solo candidati/e in regola con il permesso di soggiorno (prima stella) ed in grado di parlare un buon italiano (A2) (seconda stella)

- di selezionare i candidati idonei, attraverso un sistema informatico condiviso tra gli Sportelli, in base alle competenze emerse dall'analisi del loro curriculum o dalle esperienze di lavoro già avute e della loro attuale disponibilità, in modo da poter rispondere alle diverse esigenze degli anziani/disabili/bambini da assistere.

- lo Sportello mantiene e organizza Registro Territoriale Assistenti familiari (badanti) a norma di Legge Regionale 25 maggio 2015 , n. 15 (tre stelle) e il Registro Territoriale Babysitter Formati.

la gestione amministrativa

- appoggiandosi ai “servizi contratti” in rete, che utilizzano AB&C 2.0 la famiglia è accompagnata nella soluzione degli obblighi burocratici, contabili e contributivi (assunzione, Mav, Rav trimestrali, licenziamento/dimissioni...), fino alla gestione completa contratto (CCNL) e la realizzazione delle buste paga mensili.

la formazione

- implementando la funzionalità della Formazione a Distanza assistenti familiari e baby sitter potranno accedere a contenuti formativi e corsi finalizzati a un miglioramento delle loro competenze teoriche e pratiche.

il sostegno del caregiver

- propone contenuti o spazi di informazione/formazione sul ruolo di caregiver

-  supporta la famiglia nell’orientarsi nell’offerta pubblico-privata per la fragilità, chiarendo molti dubbi e proponendo soluzioni efficaci e tempestive

- orienta la famiglia verso le diverse possibilità di sostegno economico disponibili (Comuni - ATS).

 

La figura dell'Assistente Familiare territoriale e di quartiere.

Si pensava che la richiesta di badanti costituisse un trend strutturale. Per un decennio circa, tra l’inizio degli anni ’00 e il 2013, il numero era cresciuto di circa il 50%. Ma a essere strutturale è il bisogno, non l’occupazione.
Negli ultimi anni, infatti, la crisi si fa sentire in modo pesante sulle tasche delle famiglie italiane: così, insieme alle prestazioni mediche a pagamento, negli ultimi anni diminuisce di alcune migliaia anche il numero delle badanti. Perfino di fronte a bisogni essenziali, se non ci sono i soldi si deve rinunciare ad affrontarli.
Tuttavia, l’invecchiamento della popolazione, soprattutto in un paese demograficamente anziano come l’Italia, è un dato di fatto. Nella riduzione del welfare pubblico e nelle ridotte possibilità economiche del welfare familiare, in molti si trovano a dover affrontare le esigenze della cura, trovando “soluzioni” provvisorie e insufficienti.
Succede spesso, per esempio, che le persone debbano lasciare il posto di lavoro per accudire un proprio caro, quindi aggravando le difficoltà economiche della famiglia. Dal canto loro, una parte consistente delle colf e delle badanti – circa un terzo, sembra – rischiano di restare senza sussidio di disoccupazione a causa dei mutamenti introdotti dal Jobs Act. In un lavoro sottoposto a intermittenza, si tratta di un problema rilevante.
È dunque necessario pensare e progettare delle soluzioni innovative, assumendo i seguenti dati di partenza:
1) la cura degli anziani è un bisogno fondamentale e in crescita;
2) le famiglie sempre meno riescono a retribuire una badante a tempo pieno;
3) alle badanti vanno riconosciute garanzie rispetto alle fasi di intermittenza lavorativa. In vari Comuni, per esempio, si stanno sperimentando delle forme di welfare di quartiere o di condominio, basato sulla condivisione di badanti e baby sitter. Ciò può consentire di immaginare un modello di assistenza e di assistente “a ore” e non “con convivenza”, dunque maggiormente abbordabile e gestibile per famiglie prive di adeguate disponibilità economiche e, forse, più qualificante per l’assistente stesso la cui competenza va così ad assumere i contenuti di una vera “prestazione assistenziale” contro l’imperante contenuto di “badantato” che ha inizialmente caratterizzato il profilo di queste figure della cura.
 

La figura della babysitter

Un altro attore protagonista nell’assistenza familiare è la babysitter. Si tratta di figure che spesso sfuggono ai dati statistici ufficiali, ma che l’esperienza quotidiana ci dice essere fondamentali per chi ha un figlio. D’altro canto, da vario tempo le politiche di welfare e per la famiglia sostengono che quello della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è un problema decisivo, che quando non viene adeguatamente affrontato può portare alla non autosufficienza familiare.
Esiste la necessità di ridisegnare la rete logica, costruendo un nuovo sistema Città Possibili: lo chiamiamo CP-Baby. I “nodi attivi” di questa rete collaborativa saranno diversi rispetto a quelli previsti per i caregiver che hanno problemi con un assistito non autosufficiente. I nodi base del CP-Baby si trovano negli asili nido e nella scuole materne, tra i pediatri, negli oratori, ecc. Questi nodi diventano sportelli AB&HelpBaby, che costituirebbero il primo front-end del caregiver familiare che si occupa dei bambini.
Per esempio, la mamma o il papà possono cercare attraverso i nodi della rete una babysitter per un impegno improvviso, chiederla all’asilo per una malattia del figlio, ecc. Per il caregiver familiare bisognoso di informazioni, le può trovare sull’applicazione web, continuamente aggiornata dai nodi della rete. Le babysitter aspiranti al “Registro Territoriale Babysitter Formate” andranno agli sportelli AB&HelpBaby (principalmente asili e scuole) che tramite il tasto "HELPcandidatura Babysitter" manderanno un messaggio allo sportello AB, o a chi gestirà la formazione e prima verifica. Dopo l’ok dello sportello e i necessari passaggi successivi (scansioni, firme, eventuale indirizzamento verso formazione, verifiche, stampa tessera, ecc.), la babysitter entra nella lista territoriale. Lo sportello AB&HelpBaby, su richiesta del genitore, potrebbe da subito contattare la babysitter. 
In ogni caso, sul registro la babysitter potrà indicare disponibilità oraria ed eventuale richiesta di supeminimo su paga base da CCNL. Alcuni strumenti multimediali didattici supporteranno la babysitter col bambino, secondo le preferenze e le esigenze dei genitori.
Sono queste le considerazioni che ci hanno portato a sviluppare un applicativo web (in Cloud Computing distribuito in ambienti SaaS) dal nome AB&C 2.0.
Questo sistema, nella logica a rete che innerva tutta la nostra proposta complessiva, è virtuoso perché basato sulla cooperazione sinergica dei diversi nodi. Tutti hanno interesse nello sviluppo del sistema, dunque tutti i nodi sono interessati ad alimentare la collaborazione. A partire dallo stimolo della legge regionale, il sistema va incontro alle specifiche necessità dei comuni, dei vari attori territoriali e delle famiglie per la circolazione e socializzazione delle informazioni.
L’applicativo esiste già, è ampiamente sperimentato, testato e sicuro, avvalendosi della miglior tecnologia di distribuzione, appunto quella del Cloud Computing in SaaS. Scommettere su questo sistema, investendo in esso risorse, vuol dire scommettere sul sicuro.

 

Aiuto e sostegno per una condizione di fragilità


Anziani/Caregiver Disabili Infanzia

Gli Sportelli di Assistenza Familiare (SAF) vogliono essere un supporto ed un punto di riferimento continuo per i familiari che devono organizzare e gestire l’assistenza domiciliare di un proprio caro in difficoltà.
 
Siamo al fianco del nucleo familiare in cui sia presente una persona anziana completamente o parzialmente non autosufficiente, sia per fornire consigli ed informazioni, sia operativamente per aiutare nella ricerca della badante più adatta alle proprie esigenze e nella gestione burocratica ed amministrativa del rapporto di lavoro domestico.
 
Con uno strumento moderno e semplice da utilizzare, ti aiutiamo a trovare la badante (assistente familiare), la colf (collaboratrice domestica) o la babysitter più vicina alle tue esigenze.
 
Ti affianchiamo in tutte le pratiche burocratiche ed amministrative di gestione del rapporto di lavoro domestico, anche se hai già trovato il lavoratore autonomamente e sei preoccupato di gestirlo in modo trasparente.
 
Al contrario di quanto si pensi dare la busta paga alla propria collaboratrice domestica (badante, colf o babysitter) è un obbligo contrattuale che non può essere sostituito dalle semplici ricevute.

La consegna del cedolino paga è un'abitudine che tutela maggiormente il datore di lavoro, che in quel modo può più facilmente archiviare e consultare le competenze versate alla lavoratrice, per meglio difendersi in caso di verifiche, magari dopo alcuni anni dall'inizio del rapporto di lavoro.

 

Collaboratrice Domestica - Assistente Familiare - Babysitter


Collaboratrice Domestica - Assistente Familiare - Babysitter

Gli Sportelli di Assistenza Familiare (SAF) si rivolgono alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno scelto di dedicarsi all'assistenza della famiglia.

Un obiettivo principale è la ricerca e seleziona costante nel proprio territorio di appartenenza (ASST) di badanti di entrambi i sessi, disponibili a lavorare soprattutto con gli anziani, sia ad ore che conviventi e registrarli nel “registro territoriale” di appartenenza come previsto dalla Legge Regionale 25 maggio 2015 , n. 15.

Lo Sportello di Assistenza Familiare dedica particolare attenzione al miglioramento delle competenze di badanti e assistenti familiari (badanti, colf e babysitter), proponendo un corso online di Base, moderno e disponibile su computer, tablet e cellulari.

Il nostro Sportello informa i lavoratori domestici, quindi badanti, colf e baby sitter, sui loro diritti e doveri ed li aiuta a risolvere le controversie nate con i datori di lavoro nel modo più veloce possibile.

Al contrario di quanto si pensi dare la busta paga alla propria collaboratrice domestica (badante, colf o babysitter) è un obbligo contrattuale che non può essere sostituito dalle semplici ricevute.


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